La giornata di caccia di Venerdì 17 parte abbastanza presto, quando verso le ore 12 io e i miei amici Edoardo e Mauro partiamo alla volta di Santhià, scelto come primo target. A noi si uniscono anche altri ragazzi piemontesi. Dopo una breve pausa pranzo in attesa al nostro target, decidiamo di spostarci subito verso Ivrea per intercettare una prima cella, che a breve diventerà supercella. Rientriamo in autostrada ed usciamo ad Albiano, ultimo paese in cui si riesce ancora ad avere una visibilità sufficiente per fare foto. Procedere oltre è inutile perchè si entra in piena montagna.
La base della cella è ancora giovane e sembra assumere qualche connotato più interessante dopo 10/15 minuti che la osserviamo. Al radar vediamo nascere però una cella più a ovest di Torino e perciò considerando che il temporale su cui siamo a breve non sarà più fotografabile perchè nascosto da montagne, lo abbandoniamo a partiamo alla volta della nuova cella. Il temporale che stiamo mollando raggiungerà poi Biella e produrrà una bellissima wall cloud.
Dopo un lungo tragitto raggiungiamo Felizzano (AL) dove riusciamo a scattare foto alla 2° supercella della giornata. La base è decisamente alta e col passare dei minuti si alza sempre di più, fino ad evaporare del tutto. Evidente la presenza di aria più secca che distrugge letteralmente la nube. Prima di morire, l'updraft ci regala un sottilissimo e brevissimo funnel.
Torniamo verso Vercelli in attesa che altri temporali partano. Dopo poco, un nuovo fondoscala nasce nel torinese e decidiamo di incrociarlo in zona Casale nella speranza che anche questo non venga ucciso dall'aria secca che si trova poco più a sud. Mentre ci spostiamo incontriamo un altro cacciatore e ci uniamo a lui. Arrivati a Casale, abbiamo la zona dell'updraft davanti a noi, semi-nascosta dalle precipitazioni. Si intravede una wall cloud, ma è ancora sulle colline; rimaniamo in attesa che scenda verso di noi in pianura, ma dopo pochi istanti è palese che anche questa sta per fare la stessa fine della cella che l'ha preceduta. In breve l'updraft viene ucciso dall'aria più secca.
Torniamo nuovamente indietro verso Vercelli, quando altre celle nascono nel torinese. Ci segnalano telefonicamente la presenza di una bella shelf cloud, quindi partiamo nella speranza di vedere almeno quella...Davanti alla cella che presenta un fondoscala ce n'è una più piccola che non ci permette di avere visuale. Ci dobbiamo fidare così solo del radar, che peraltro ha 10 minuti buoni di ritardo. Contiamo di uscire dalle precipitazioni e di trovarci pressochè davanti al temporale a fondoscala, avendo modo così di vedere la shelf cloud. Non appena le precipitazioni si diradano però , quello che vediamo è ben altro. Complice il ritardo del radar, il bordo avanzante della cella si trova in un'altra posizione rispetto a quella prevista ed in realtà ci troviamo davanti ad un updraft...cosa che non ci dispiace affatto. La base delle correnti ascensionali è nettamente definita rispetto alle precipitazioni e diversi fulmini nube-nube si ramificano dal bordo dell'updraft verso i rovesci di grandine-pioggia. E' evidente che si tratta di un giovane mesociclone. Essendo in autostrada e trovandoci colti di sorpresa non riusciamo a trovare un punto tranquillo in cui fare foto, quindi molti scatti, sono "rubati" dall'auto. Finalmente troviamo un autogrill a Cigliano, ci fermiamo e scattiamo foto, ma davanti a noi c'è un muro di precipitazioni in avvicinamento. Ripartiamo velocemente, bisogna trovare la giusta strada per reintercettare l'updraft. In autostrada becchiamo la grandine, per fortuna abbastanza piccola, non più di 2cm. Facciamo una brevissima pausa per ragionare e scegliere la strada: decidiamo di uscire a Rondissone, rientrare in direzione opposta, e poi prendere la A26 per Vercelli. In questo modo dovremmo rivedere nuovamente l'updraft, l'unico rischio è che col ritardo del radar, fare quella strada, significa 80% rientrare nel nucleo più intenso delle precipitazioni della supercella HP. Considerando che la grandine non era molto grossa, rimaniamo fermi sulla nostra scelta. A tratti si procede molto lentamente perchè la visibilità è davvero ridotta, secchiate d'acqua mista a grandine non permettono di spostarci velocemente. Dopo decine interminabili di minuti, ecco finalmente vediamo schiarire improvvisamente di fronte a noi. D'improvviso usciamo dai downdrat e ci troviamo in una zona che pare estremamente turbolenta...siamo direttamente sotto alla wall cloud. Ci fermiamo immediatamente ed essendo proprio sotto si distingue solo un movimento rapido delle nubi che per via della rotazione sembrano scappare in direzioni opposte. A breve la wall sorpassa l'autostrada e finalmente riusciamo ad ammirarla e a scattare foto. I fractus vengono risucchiati velocemente dal basso e condensano con una velocità impressionante. Dopo qualche istante sembra avvolgersi su se stessa in un punto, ed un funnel sottile inizia a delinearsi. Il funnel sembra estendersi sempre più verso il basso e pre qualche istante sembra voglia davvero formarsi un tornado. Dopo poco però si dissolve e la wall si allontana. Proseguiamo così più avanti ed usciamo a Vercelli ovest, dove scattiamo altre foto al meso, ormai in collasso.
Torniamo a casa, ma la giornata non è finita. Per la tarda serata-notte è atteso l'ingresso del fronte freddo con nuovi temporali. Verso le ore 1 si alza un vento molto forte e vedo i primi lampi. Scatto così anche qualche foto ai fulmini.
Base supercella Albiano
Supercella da Felizzano
Funnel
VIDEO SUPERCELLA DI MAURO GRECO
Supercella da Casale
Base mesociclone vicino Cigliano
Wall cloud Vercelli ovest
Funnel
VIDEO DEL FUNNEL DI MAURO GRECO
Mesociclone/shelf Vercelli ovest
Fulmini notte
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