Venerdì 24 Luglio io ed il mio amico Mauro ci appostiamo in attesa dei temporali a Vicolungo. L'attesa è lunga e nel tardo pomeriggio diversi cumuli iniziano a formarsi, anche se poco convinti. Seguiamo con attezione il formarsi di celle sulle Alpi Piemontesi ad ovest, soprattutto in zona Biella. Dopo le 19 e 30 finalmente i temporali sembrano voler avviarsi verso la pianura. Ci spostiamo così più ad ovest per avvicinarci al loro bordo avanzante e ci fermiamo a Greggio. I temporali sono ancora lontani e non si nota alcun tipo di struttura, ma vediamo un discreto numero di nube-terra cadere distanti davanti a noi. Per svariati minutiil sistema sembra lento nell'arrivare verso di noi, quando finalmente ne distinguiamo il bordo avanzante in lontananza. Subito si intravede la sagoma di quella che può essere una shelf cloud ed intanto i colori si fanno via via più spettacolari: il sole tramonta che dietro le precipitazioni colora il cielo di arancio-rosso e la bande di pioggia per contrasto diventano quasi nere. Vediamo anche il formarsi di un bel lowering estremamente sfilacciato e turbolento, con diversi fractus che si muovono attorno. L'atmosfera è davvero surreale, colori meravigliosi e una gran quantità di fulmini nube-terra che cadono anche a 500-600 mt da noi. Sono talmente numerosi che scattando a mano libera ho avuto la fortuna di immortalarne uno; purtroppo la foto è leggermente mossa perchè dopo il fulmine mi è stato impossibile stare perfettamente immobile. Il gust front della cella ci è quasi addosso ed ormai siamo sotto alla shelf cloud. Evidenti i downburst in lontananza, testimoniati poi da successivi sopralluoghi nel vercellese dove vi sono stati diversi danni causati dal vento. Diamo uno sguardo al radar che mostra una linea di celle che parte dalle Alpi ed arriva sino a noi. Siamo sulla cella di coda, che mostra un grandissimo nocciolo a fondoscala viola. Lo spostamento al radar è impressionante: il sistema si sposta velocissimo ed anche ad occhio nudo è ben visibile. In breve, vediamo scomparire dietro alla pioggia-grandine gli alberi in fondo al campo davanti a noi; il tempo di ritirare l'attrezzatura e salire in auto iniziano a cadere goccioloni dal cielo. Pensiamo di rientrare in autostrada ed andarle nuovamente davanti per fare nuove foto alla shelf cloud, ma ben presto ci accorgiamo che abbiam fatto i conti molto male. Pur spostandoci noi a 120km/h in autostrada -sotto pioggia battente ed una cascata di fulmini-, ma comunque appena appena dietro alla shelf, tanto da vedere molto bene l'area serena davanti, non riusciamo in 30-40 minuti di autostrada a superare di nuovo il bordo avanzante! Impossibile fare foto, sia per la scarsa luce, sia perchè piove, sia perchè la visibilità in autostrada è pari a zero, per via di diverse barriere accanto. Faccio così diversi video che testimoniano i momenti concitati in cui "scappiamo fuori" dalla cella. Ormai il sole è calato ed il temporale è schizzato via oltre Milano, usciamo così a Mesero e rientriamo verso casa.
Fulmini catturati nei video
Bordo avanzante del temporale
Si nota il lowering in lontananza
La shelf cloud dietro di noi in autostrada
VIDEO: Gust front del temporale in arrivo
VIDEO: Fuga dal temporale parte 1
Video di Mauro
domenica 26 luglio 2009
sabato 18 luglio 2009
Supercella HP tra Torino-Vercelli 17-07-09
La giornata di caccia di Venerdì 17 parte abbastanza presto, quando verso le ore 12 io e i miei amici Edoardo e Mauro partiamo alla volta di Santhià, scelto come primo target. A noi si uniscono anche altri ragazzi piemontesi. Dopo una breve pausa pranzo in attesa al nostro target, decidiamo di spostarci subito verso Ivrea per intercettare una prima cella, che a breve diventerà supercella. Rientriamo in autostrada ed usciamo ad Albiano, ultimo paese in cui si riesce ancora ad avere una visibilità sufficiente per fare foto. Procedere oltre è inutile perchè si entra in piena montagna.
La base della cella è ancora giovane e sembra assumere qualche connotato più interessante dopo 10/15 minuti che la osserviamo. Al radar vediamo nascere però una cella più a ovest di Torino e perciò considerando che il temporale su cui siamo a breve non sarà più fotografabile perchè nascosto da montagne, lo abbandoniamo a partiamo alla volta della nuova cella. Il temporale che stiamo mollando raggiungerà poi Biella e produrrà una bellissima wall cloud.
Dopo un lungo tragitto raggiungiamo Felizzano (AL) dove riusciamo a scattare foto alla 2° supercella della giornata. La base è decisamente alta e col passare dei minuti si alza sempre di più, fino ad evaporare del tutto. Evidente la presenza di aria più secca che distrugge letteralmente la nube. Prima di morire, l'updraft ci regala un sottilissimo e brevissimo funnel.
Torniamo verso Vercelli in attesa che altri temporali partano. Dopo poco, un nuovo fondoscala nasce nel torinese e decidiamo di incrociarlo in zona Casale nella speranza che anche questo non venga ucciso dall'aria secca che si trova poco più a sud. Mentre ci spostiamo incontriamo un altro cacciatore e ci uniamo a lui. Arrivati a Casale, abbiamo la zona dell'updraft davanti a noi, semi-nascosta dalle precipitazioni. Si intravede una wall cloud, ma è ancora sulle colline; rimaniamo in attesa che scenda verso di noi in pianura, ma dopo pochi istanti è palese che anche questa sta per fare la stessa fine della cella che l'ha preceduta. In breve l'updraft viene ucciso dall'aria più secca.
Torniamo nuovamente indietro verso Vercelli, quando altre celle nascono nel torinese. Ci segnalano telefonicamente la presenza di una bella shelf cloud, quindi partiamo nella speranza di vedere almeno quella...Davanti alla cella che presenta un fondoscala ce n'è una più piccola che non ci permette di avere visuale. Ci dobbiamo fidare così solo del radar, che peraltro ha 10 minuti buoni di ritardo. Contiamo di uscire dalle precipitazioni e di trovarci pressochè davanti al temporale a fondoscala, avendo modo così di vedere la shelf cloud. Non appena le precipitazioni si diradano però , quello che vediamo è ben altro. Complice il ritardo del radar, il bordo avanzante della cella si trova in un'altra posizione rispetto a quella prevista ed in realtà ci troviamo davanti ad un updraft...cosa che non ci dispiace affatto. La base delle correnti ascensionali è nettamente definita rispetto alle precipitazioni e diversi fulmini nube-nube si ramificano dal bordo dell'updraft verso i rovesci di grandine-pioggia. E' evidente che si tratta di un giovane mesociclone. Essendo in autostrada e trovandoci colti di sorpresa non riusciamo a trovare un punto tranquillo in cui fare foto, quindi molti scatti, sono "rubati" dall'auto. Finalmente troviamo un autogrill a Cigliano, ci fermiamo e scattiamo foto, ma davanti a noi c'è un muro di precipitazioni in avvicinamento. Ripartiamo velocemente, bisogna trovare la giusta strada per reintercettare l'updraft. In autostrada becchiamo la grandine, per fortuna abbastanza piccola, non più di 2cm. Facciamo una brevissima pausa per ragionare e scegliere la strada: decidiamo di uscire a Rondissone, rientrare in direzione opposta, e poi prendere la A26 per Vercelli. In questo modo dovremmo rivedere nuovamente l'updraft, l'unico rischio è che col ritardo del radar, fare quella strada, significa 80% rientrare nel nucleo più intenso delle precipitazioni della supercella HP. Considerando che la grandine non era molto grossa, rimaniamo fermi sulla nostra scelta. A tratti si procede molto lentamente perchè la visibilità è davvero ridotta, secchiate d'acqua mista a grandine non permettono di spostarci velocemente. Dopo decine interminabili di minuti, ecco finalmente vediamo schiarire improvvisamente di fronte a noi. D'improvviso usciamo dai downdrat e ci troviamo in una zona che pare estremamente turbolenta...siamo direttamente sotto alla wall cloud. Ci fermiamo immediatamente ed essendo proprio sotto si distingue solo un movimento rapido delle nubi che per via della rotazione sembrano scappare in direzioni opposte. A breve la wall sorpassa l'autostrada e finalmente riusciamo ad ammirarla e a scattare foto. I fractus vengono risucchiati velocemente dal basso e condensano con una velocità impressionante. Dopo qualche istante sembra avvolgersi su se stessa in un punto, ed un funnel sottile inizia a delinearsi. Il funnel sembra estendersi sempre più verso il basso e pre qualche istante sembra voglia davvero formarsi un tornado. Dopo poco però si dissolve e la wall si allontana. Proseguiamo così più avanti ed usciamo a Vercelli ovest, dove scattiamo altre foto al meso, ormai in collasso.
Torniamo a casa, ma la giornata non è finita. Per la tarda serata-notte è atteso l'ingresso del fronte freddo con nuovi temporali. Verso le ore 1 si alza un vento molto forte e vedo i primi lampi. Scatto così anche qualche foto ai fulmini.
Base supercella Albiano
Supercella da Felizzano
Funnel
VIDEO SUPERCELLA DI MAURO GRECO
Supercella da Casale
Base mesociclone vicino Cigliano
Wall cloud Vercelli ovest
Funnel
VIDEO DEL FUNNEL DI MAURO GRECO
Mesociclone/shelf Vercelli ovest
Fulmini notte
La base della cella è ancora giovane e sembra assumere qualche connotato più interessante dopo 10/15 minuti che la osserviamo. Al radar vediamo nascere però una cella più a ovest di Torino e perciò considerando che il temporale su cui siamo a breve non sarà più fotografabile perchè nascosto da montagne, lo abbandoniamo a partiamo alla volta della nuova cella. Il temporale che stiamo mollando raggiungerà poi Biella e produrrà una bellissima wall cloud.
Dopo un lungo tragitto raggiungiamo Felizzano (AL) dove riusciamo a scattare foto alla 2° supercella della giornata. La base è decisamente alta e col passare dei minuti si alza sempre di più, fino ad evaporare del tutto. Evidente la presenza di aria più secca che distrugge letteralmente la nube. Prima di morire, l'updraft ci regala un sottilissimo e brevissimo funnel.
Torniamo verso Vercelli in attesa che altri temporali partano. Dopo poco, un nuovo fondoscala nasce nel torinese e decidiamo di incrociarlo in zona Casale nella speranza che anche questo non venga ucciso dall'aria secca che si trova poco più a sud. Mentre ci spostiamo incontriamo un altro cacciatore e ci uniamo a lui. Arrivati a Casale, abbiamo la zona dell'updraft davanti a noi, semi-nascosta dalle precipitazioni. Si intravede una wall cloud, ma è ancora sulle colline; rimaniamo in attesa che scenda verso di noi in pianura, ma dopo pochi istanti è palese che anche questa sta per fare la stessa fine della cella che l'ha preceduta. In breve l'updraft viene ucciso dall'aria più secca.
Torniamo nuovamente indietro verso Vercelli, quando altre celle nascono nel torinese. Ci segnalano telefonicamente la presenza di una bella shelf cloud, quindi partiamo nella speranza di vedere almeno quella...Davanti alla cella che presenta un fondoscala ce n'è una più piccola che non ci permette di avere visuale. Ci dobbiamo fidare così solo del radar, che peraltro ha 10 minuti buoni di ritardo. Contiamo di uscire dalle precipitazioni e di trovarci pressochè davanti al temporale a fondoscala, avendo modo così di vedere la shelf cloud. Non appena le precipitazioni si diradano però , quello che vediamo è ben altro. Complice il ritardo del radar, il bordo avanzante della cella si trova in un'altra posizione rispetto a quella prevista ed in realtà ci troviamo davanti ad un updraft...cosa che non ci dispiace affatto. La base delle correnti ascensionali è nettamente definita rispetto alle precipitazioni e diversi fulmini nube-nube si ramificano dal bordo dell'updraft verso i rovesci di grandine-pioggia. E' evidente che si tratta di un giovane mesociclone. Essendo in autostrada e trovandoci colti di sorpresa non riusciamo a trovare un punto tranquillo in cui fare foto, quindi molti scatti, sono "rubati" dall'auto. Finalmente troviamo un autogrill a Cigliano, ci fermiamo e scattiamo foto, ma davanti a noi c'è un muro di precipitazioni in avvicinamento. Ripartiamo velocemente, bisogna trovare la giusta strada per reintercettare l'updraft. In autostrada becchiamo la grandine, per fortuna abbastanza piccola, non più di 2cm. Facciamo una brevissima pausa per ragionare e scegliere la strada: decidiamo di uscire a Rondissone, rientrare in direzione opposta, e poi prendere la A26 per Vercelli. In questo modo dovremmo rivedere nuovamente l'updraft, l'unico rischio è che col ritardo del radar, fare quella strada, significa 80% rientrare nel nucleo più intenso delle precipitazioni della supercella HP. Considerando che la grandine non era molto grossa, rimaniamo fermi sulla nostra scelta. A tratti si procede molto lentamente perchè la visibilità è davvero ridotta, secchiate d'acqua mista a grandine non permettono di spostarci velocemente. Dopo decine interminabili di minuti, ecco finalmente vediamo schiarire improvvisamente di fronte a noi. D'improvviso usciamo dai downdrat e ci troviamo in una zona che pare estremamente turbolenta...siamo direttamente sotto alla wall cloud. Ci fermiamo immediatamente ed essendo proprio sotto si distingue solo un movimento rapido delle nubi che per via della rotazione sembrano scappare in direzioni opposte. A breve la wall sorpassa l'autostrada e finalmente riusciamo ad ammirarla e a scattare foto. I fractus vengono risucchiati velocemente dal basso e condensano con una velocità impressionante. Dopo qualche istante sembra avvolgersi su se stessa in un punto, ed un funnel sottile inizia a delinearsi. Il funnel sembra estendersi sempre più verso il basso e pre qualche istante sembra voglia davvero formarsi un tornado. Dopo poco però si dissolve e la wall si allontana. Proseguiamo così più avanti ed usciamo a Vercelli ovest, dove scattiamo altre foto al meso, ormai in collasso.
Torniamo a casa, ma la giornata non è finita. Per la tarda serata-notte è atteso l'ingresso del fronte freddo con nuovi temporali. Verso le ore 1 si alza un vento molto forte e vedo i primi lampi. Scatto così anche qualche foto ai fulmini.
Base supercella Albiano
Supercella da Felizzano
Funnel
VIDEO SUPERCELLA DI MAURO GRECO
Supercella da Casale
Base mesociclone vicino Cigliano
Wall cloud Vercelli ovest
Funnel
VIDEO DEL FUNNEL DI MAURO GRECO
Mesociclone/shelf Vercelli ovest
Fulmini notte
domenica 5 luglio 2009
Temporale serale Vercelli Nord 4 luglio '09
Nel pomeriggio si sono sviluppati numerosi temporali nelle zone pedemontane di Piemonte e Lombardia e verso il tardo pomeriggio-sera, alcuni hanno raggiunto o si sono sviluppati in pianura.
Verso le ore 22 una piccola cella si sviluppa a sud-ovest di Biella e si sposta fino al nord vercellese, così esco a fare qualche foto ai fulmini.
Temporali in sviluppo nel milanese
Temporale SW Biella-N Vercelli
Verso le ore 22 una piccola cella si sviluppa a sud-ovest di Biella e si sposta fino al nord vercellese, così esco a fare qualche foto ai fulmini.
Temporali in sviluppo nel milanese
Temporale SW Biella-N Vercelli
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