Il 29 Aprile intercettiamo 2 supercelle in zona Plainview, TX. Le due celle nei primi momenti di vita sono molto vicine tra loro e riusciamo a posizionarci proprio in un punto centrale dal quale abbiamo visuale su entrambe. La cella più ad W mostra una wall cloud molto bassa e minacciosa, nascosta in parte da nubi basse, mentre la cella ad E ha un updraft esplosivo. La strada che percorriamo è abbastanza tortuosa con diversi sali-scendi e siamo costretti per un breve tratto ad entrare nelle precipitazioni. Quando ne usciamo arriviamo in cima ad una collinetta dove troviamo altri cacciatori che ci comunicano che fino a pochissimi minuti prima c'era un grosso tornado al suolo....il momento è abbastanza pesante...Per pochissimo abbiamo perso il tornado proprio negli attimi in cui abbiamo perso di vista la wall!
Continuiamo a fare scatti al cielo sempre più verde in avvicinamento e ci allontaniamo dalle precipitazioni. Al tramonto si creano scenari molto fotogenici e una nuova supercella si forma dietro di noi davanti al sole.
Al calare della luce veniamo inghiottiti nella HP e nelle sue precipitazioni. In questo video è ben visibile la grande quantità di acqua e grandine che il temporale ha scaricato: SUPERCELLA 29 APRILE. Quando è ormai notte, mentre cerchiamo di evadere dal nucleo di grandine e pioggia, un trasformatore espolde a poche centinaia di metri da noi, in mezzo ad un campo a fianco della strada che stiamo percorrendo. Inizialmente pensiamo ad un fulmine, ma...nessuno di noi ha visto il "flash" della saetta e nemmeno abbiam udito il tuono che sarebbe stato davvero molto forte se fosse caduto così vicino. Non sapremo mai se magari poteva esserci un tornado avvolto nella pioggia a breve distanza da noi, cosa non così inverosimile se si considera che il Baron ci segnava una forte rotazione sulla testa.
Quando riusciamo ad uscire dalla cella ci portiamo davanti e scorgiamo una wall molto bassa con diversi fractocumuli vicini al terreno.
Il temporale sfugge veloce e, vista la tarda ora, ci muoviamo verso un motel vicino.
mercoledì 27 maggio 2009
martedì 26 maggio 2009
Caccia tra Torino e Mantova - 26 Maggio '09
La caccia di oggi è partita verso le ore 14, quando io e i miei amici ci siamo spostati nel torinese. Le prime celle sono già attive nel biellese e all'inizio vogliamo provare a raggiungerle per fare qualche foto almeno al cumulonembo. Prendiamo l'autostrada per Gravellona un pò preoccupati perchè il radar landi non aggiorna più. Quando finalmente riprende a funzionare ci accorgiamo che un fondoscala è a sud di Torino, così facciamo inversione appena possibile e ci dirigiamo velocissimi ad est di Torino per intercettarla. Le celle in realtà sono 2 e quando arriviamo vediamo poco a N il nucleo precipitativo della prima e a sud scorgiamo la base di quella in coda. Restiamo in attesa che la base dell'updraft ci raggiunga, ma più passano i minuti, più sembra disorganizzarsi. Una nuova celletta nasce infatti sul bordo meridionale di quella più grande e le toglie energia, disturbandola notevolmente. Ormai dalla nostra posizione non è più visibile nulla di che, se non stratificazioni di vario genere. Decidiamo di spostarci più ad est ed incappiamo in un gran polverone sollevato dall'outflow della cella a nord.
Altre celle nascono a SE di Torino e cerchiamo di raggiungerle, ma presto subiranno la stessa fine delle celle di Torino. Il Piemonte si copre velocemente di nubi alte e stratificate, ricordo di vecchie incudini. Teniamo d'occhio la zona della Lombardia vicino Piacenza dove nascono parecchi cumuli. Nessuno riesce a salire di quota, quando finalmente una cella parte decisa nel mantovano. Dalla lomellina in cui ci ritroviamo partiamo verso la nuova cella che sembra promettere bene. Nei primi scatti è a fondoscala e con una forma molto promettente, nonchè isolata. Imbocchiamo l'autostrada e...dopo 3 scatti il temporale muore inesorabilmente, forse ucciso dal CAP troppo alto o dalle nubi stratificate che gli stavano alle spalle...insomma niente da fare. Torniamo verso Novara e sulla via verso casa c'è qualche scenario abbastanza fotogenico con il tramonto, tra cui dei mammatus da vecchie incudini.
Nella caccia di oggi abbiamo percorso più di 600 km.
Cella su Torino
Polvere e terra sollevate dall'outflow:
Tramonto:
Mammatus e tramonto:
Altre celle nascono a SE di Torino e cerchiamo di raggiungerle, ma presto subiranno la stessa fine delle celle di Torino. Il Piemonte si copre velocemente di nubi alte e stratificate, ricordo di vecchie incudini. Teniamo d'occhio la zona della Lombardia vicino Piacenza dove nascono parecchi cumuli. Nessuno riesce a salire di quota, quando finalmente una cella parte decisa nel mantovano. Dalla lomellina in cui ci ritroviamo partiamo verso la nuova cella che sembra promettere bene. Nei primi scatti è a fondoscala e con una forma molto promettente, nonchè isolata. Imbocchiamo l'autostrada e...dopo 3 scatti il temporale muore inesorabilmente, forse ucciso dal CAP troppo alto o dalle nubi stratificate che gli stavano alle spalle...insomma niente da fare. Torniamo verso Novara e sulla via verso casa c'è qualche scenario abbastanza fotogenico con il tramonto, tra cui dei mammatus da vecchie incudini.
Nella caccia di oggi abbiamo percorso più di 600 km.
Cella su Torino
Polvere e terra sollevate dall'outflow:
Tramonto:
Mammatus e tramonto:
giovedì 21 maggio 2009
Supercella nella contea di Montague, TX - 8 maggio 2009
Ecco la supercella che si è sviluppata nella contea di Montague in Texas l'8 maggio. L'aria era estremamente carica di umidità, tanto che ad occhio nudo non era quasi possibile scorgere la struttura della base. Solo in foto erano osservabili alcune striature, ma come si può vedere, anche le foto stesse non sono nitide.
I danni del tornado di Ardmore, OK
mercoledì 20 maggio 2009
Supercella notturna Oklahoma City - 30 Aprile '09
Il pomeriggio del 30 Aprile è trascorso nell'attesa, invana, che i temporali partissero nelle zone limitrofe ad Oklahoma City. Abbiamo aspettato tutte le ore pomeridiane, passando da una stazione di servizio all'altra. Verso le 19 e 30 le speranze sono ormai svanite, quando intorno alle 20,molto più ad ovest rispetto alla nostra posizione, nasce un temporale che in breve diventa supercella. Partiamo verso di lei e la fortuna non è dalla nostra parte. Troviamo una serie di imprevisti tra cui dei lavori lungo la highway che ci costringono ad uscire e passare all'interno dei paesi e delle zone trafficate attorno ad Oklahoma City. Quando ormai non manca molto dalla cella, questa inizia a dare inesorabili segni di indebolimento...l'umore non è certo alle stelle. Ci fermiamo così a fare benzina sotto una debole pioggia, ovvero ciò che rimane del temporale che stavamo inseguendo e decidiamo di dirigerci ad Oklahoma City per trovare un motel in cui dormire.
Lungo il viaggio nascono altre celle proprio poco più a nord rispetto a noi, ma più che altro paiono delle multicelle. Dopo poco però tra i lampi sempre più frequenti, scorgiamo un nuovo updraft che sembra davvero molto potente. Decidiamo così di buttarci sotto la cella. Durante l'avvicinamento il numero dei fulmini è impressionante e l'updraft, costantemente illuminato, mostra chiari segnali di rotazione grazie alle numerose striature presenti sui suoi fianchi. Il tutto è ben visibile in questo video: UPDRAFT . Una volta giunti in una posizione buona per le foto, l'updraft ha già perso un pò della sua maestosità, ma i fulmini continuano comunque a cadere e anche molto vicini. Ci spostiamo più a sud, assecondando lo spostamento della cella, ed ammiriamo una bellissima shelf cloud. Poco dopo sembra nascere un nuovo updraft che però avrà vita molto breve. Ci dirigiamo così a Norman, dove passiamo la notte.
Shelf cloud
Nuovo updraft
Lungo il viaggio nascono altre celle proprio poco più a nord rispetto a noi, ma più che altro paiono delle multicelle. Dopo poco però tra i lampi sempre più frequenti, scorgiamo un nuovo updraft che sembra davvero molto potente. Decidiamo così di buttarci sotto la cella. Durante l'avvicinamento il numero dei fulmini è impressionante e l'updraft, costantemente illuminato, mostra chiari segnali di rotazione grazie alle numerose striature presenti sui suoi fianchi. Il tutto è ben visibile in questo video: UPDRAFT . Una volta giunti in una posizione buona per le foto, l'updraft ha già perso un pò della sua maestosità, ma i fulmini continuano comunque a cadere e anche molto vicini. Ci spostiamo più a sud, assecondando lo spostamento della cella, ed ammiriamo una bellissima shelf cloud. Poco dopo sembra nascere un nuovo updraft che però avrà vita molto breve. Ci dirigiamo così a Norman, dove passiamo la notte.
Shelf cloud
Nuovo updraft
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