sabato 19 giugno 2010

Shelf cloud alessandrina 19 Giugno 2010

Numerosi temporali partono in tutto il Piemonte e parte della Lombardia occidentale già dal primissimo pomeriggio. Le celle appena nate sono molto fotogeniche, ma in pochi minuti finiscono per indebolirsi o saldarsi con altri temporali nelle vicinanze.
Io, Mauro ed altri ragazzi piemontesi usciamo a caccia dopo le 15 e le celle si sono già fuse in un unico sistema. L'unico temporale intenso pare essere a sud di Torino. Decidiamo così di puntare quello. All'altezza di Vercelli notiamo al radar che il temporale verso cui stiamo andando si sta notevolmente indebolendo, ma non essendoci altro in zona, decidiamo comunque di proseguire.
Quando giungiamo allo svincolo per Piacenza sostiamo per fare un punto della situazione. Notiamo ad ovest una base abbastanza netta. Al radar non si nota nulla di particolare in quella direzione, ma dal vivo ci rendiamo conto di stare osservando una piccola cella appena generatasi.
Partiamo così verso ovest e ci fermiamo a Felizzano (AL), dove incontriamo anche altri chasers da Genova. Dopo qualche decina di minuti, ripartiamo in direzione Castellazzo Bormida (AL), dove sostiamo all'autogrill. Da qui fotografiamo una discreta shelf cloud in avvicinamento. Quando incomincia a piovere, riprendiamo l'autostrada per Ovada (AL), ma il territorio inizia a diventare parecchio collinare e la visibilità si riduce notevolmente. La shelf in questi momenti ha una forma arcuata ben definita, ma non vi è possibilità di fermarsi e non ci sono punti con buona visuale. Giungiamo così a Ovada e, dopo un'ultima breve sosta fotografica, decidiamo di tornare verso casa, dato che anche il temporale sta ormai indebolendosi.
Da segnalare un tornado nel veneziano, a Fossò. Ecco qui 2 video: tornado di Fossò 1, tornado di Fossò 2.

Piccola cella a sud ovest di Novara alle 15.

Base della cella a Felizzano (AL)

Shelf cloud a Ovada (AL)









venerdì 18 giugno 2010

Outbreak di supercelle 17 Giugno 2010

Nella giornata di Giovedì 17 Giugno, grazie all'arrivo di una goccia fredda, diverse supercelle si sono generate tra Piemonte, Lombardia ed Emilia. I temporali hanno assunto strutture estremamente fotogeniche e spettacolari. Personalmente non ho potuto purtroppo essere sul campo, ma i chasers che hanno avuto la fortuna e la bravura di essere sul campo ieri hanno visto temporali eccezionali.
Io ero a Milano e, pur di avere visuale, sono salita sul Duomo da dove ho fotografato la supercella alessandrina, ovviamente da grandi distanze. Arrivata in cima ho subito notato l'ombra scura delle precipitazioni ed accanto la base dell'updraft sotto la quale continuavano a formarsi discreti lowering (probabilmente wall clouds). L'enorme incudine poi si espandeva praticamente fin sopra la mia testa. Nonostante le distanze, la struttura mi è parsa da subito di natura supercellulare e osservando il radar Landi sul cellulare, si notava come fosse assolutamente isolata.
Sotto, ho postato qualche scatto dal Duomo di Milano senza pretese...le fotografie sono molto contrastate, ma assicuro che dal vivo ho dovuto aguzzare la vista PARECCHIO, ci saranno stati 40-50km tra me e il temporale. Nonostante ciò è visibile anche da qui il meso!
Questa era la wall cloud della cella alessandrina : FOTO .
Questa invece la stupenda supercella piacentina (foto del Sig. Cariolato)




Ecco un video di questa supercella: VIDEO
Ecco la foto di una wall cloud di una 3° supercella nell'alto novarese (Copyright Giuseppe Cerutti):

Qui la foto di una 4° supercella in Emilia Romagna: FOTO.

Mie foto dal Duomo di Milano. Una panoramica, si intravedono anche i mammatus dell'incudine

Zoom sui lowering e sul meso (nella panoramica la base è visibile alla destra del palazzo al centro)


Temporale su Milano dopo le 18

lunedì 14 giugno 2010

Linea multicellulare, 14 Giugno 2010.

La giornata si apre con molti cumuli in continuo sviluppo e disfacimento in buona parte del Piemonte e Lombardia. Le possibilità di temporali pomeridiani sembrano prendere sempre più piede, supportate anche dall'entrata di aria più fredda in quota di queste ore.
Intorno alle 16 si sviluppa poco a est di Novara un debole rovescio, non a carattere temporalesco, ma generato comunque da un discreto cumulo, segno che l'atmosfera è instabile.
Poco prima delle 17 il cielo a Galliate (NO) si fa minaccioso verso ovest, dove si scorge una grossa base scura ancora priva di precipitazioni. Pochi minuti e si sentono i primi tuoni. Salgo in macchina ed esco subito verso un punto con buona visuale. Sotto la base c'è già un piccolo nucleo di precipitazioni, che nei minuti successivi diventerà sempre più esteso. Per qualche istante mi trovo dentro i rovesci e decido così di prendere tempo: aggiro leggermente il temporale più verso est, lasciando che mi scorra a NE. Sono perfettamente poco a sud del bordo delle piogge e, quando trovo un buon punto con le risaie sullo sfondo, mi fermo a scattare foto. Poco più a SW c'è una base che dopo qualche decina di minuti verrà inglobata quasi completamente dalle precipitazioni.
Per alcuni istanti il cielo ha un vago colorito verdognolo, segno che probabilmente sono presenti rovesci grandinigeni. Il temporale, che ora è divenuto una linea estesa dal vercellese fino al NE novarese, produce una buona quantità di fulmini nube-nube, sopratutto nell'area al limite delle precipitazioni. Seguo un pò il temporale verso nord, ma a vista mi pare si stia indebolendo. Decido così di rincasare.